Si è riunito il Comitato degli Iscritti della Fiom CGIL di Leonardo Grottaglie, in modalità mista (in presenza e da remoto) con un’alta partecipazione di iscritti, in previsione dell’incontro di sito di giovedì p.v. con i responsabili di Divisione e della conseguente assemblea dei lavoratori.
Il sistema di relazioni industriali di Leonardo sta mettendo in mostra tutte le sue lacune, criticità e tutti i suoi limiti. Gestire una one-Company centralizzando tutte le discussioni, svuotando le interlocuzioni di sito, è senz’altro una scelta strategica (dettata anche dal modello W.C.M.), ma è evidentemente una scelta fallimentare: le azioni spontanee partite nei vari stabilimenti per rivendicare il mancato raggiungimento degli indicatori economico/finanziari del Premio di Risultato sono una dimostrazione di quanto è inutile ed inefficace questo tipo di modello di relazioni industriali.
Gli argomenti al centro della discussione all’interno dello stabilimento di Grottaglie sono:
• Carichi di lavoro per il sito di Grottaglie e strumenti di gestione del vuoto lavoro: ad oggi nessun proclamo di investimento sta prendendo concretezza e non si ha la normale interlocuzione con l’azienda per conoscere il futuro dello stabilimento e la gestione dei 1000 esuberi all’interno della Divisione Aerostrutture, disattendendo le dichiarazioni del Capo Divisione e venendo meno agli accordi siglati.
È necessario avere un quadro chiaro della situazione e conoscere i numeri dettagliati dei lavoratori in relazione al vuoto lavoro dello stabilimento di Grottaglie per valorizzare al meglio le azioni che l’azienda sta annunciando per ridurre la manodopera dello stabilimento, ovvero trasferimenti, trasferte e passaggi operai-impiegati. Leonardo deve migliorare l’interlocuzione con il sindacato, perché anche operazioni che possono diventare vantaggiose per i lavoratori impattati, debbano essere valorizzate, contestualizzate e condivise preventivamente con le RSU.
• Professionalità ed inquadramenti: lo stabilimento di Grottaglie vive, da sempre, un sotto-inquadramento diffuso in termini di declaratorie contrattuali ed un mancato riconoscimento delle indennità di professionalità rispetto alle mansioni svolte ed ai processi speciali a cui sono abilitati i lavoratori. La scelta di far gravare sulla manodopera il contenimento dei costi dello stabilimento è una scelta che – come Fiom-CGIL – non abbiamo mai condiviso e che non condivideremo mai. Per la Fiom va ripreso il percorso già condiviso di adeguamento contrattuale operai (es. passaggio 3°-4°) ed impiegati, tralasciando le elargizioni unilaterali da parte dell’azienda, denominati “piani meritocratici” e mettendo al centro la discussione sindacale. Nel merito, a seguito delle nuove declaratorie del CCNL, il nuovo integrativo prevede un’analisi ed una discussione con la RSU, cosi come richiesto unitariamente dalla RSU di Grottaglie il 9 Giugno u.s.
La ormai nota notizia del riconoscimento delle indennità di capo reparto è un importante punto di partenza che non può non essere accompagnato da un percorso che tenga conto delle varie platee di lavoratori e delle varie professionalità che compongono lo stabilimento.
Come Fiom restiamo a disposizione dei lavoratori che volessero intraprendere ricorsi legali.
• Premio di Risultato: come Fiom-CGIL, a tutti i livelli, dall’inizio della pandemia, abbiamo denunciato la crisi di settore ed evidenziato che tutte le Divisioni di Leonardo ne fossero impattate.
Dal punto di vista politico è scandaloso che Leonardo stia facendo pagare ai lavoratori gli effetti della pandemia, ma dato il modello di relazioni sindacali centralizzato ed in attesa dell’incontro tra Leonardo e Fim-Fiom-Uilm Nazionali, attendiamo l’esito dello stesso per dare indicazioni ai lavoratori.
Con la piena consapevolezza che in base al punto di osservazione può spostarsi la priorità dei punti elencati, non va tralasciato che essi hanno in comune l’impatto sulla vita dei lavoratori e per questo vanno affrontati nell’interlocuzione tra azienda e sindacato, al fine di portare risposte concrete.
Le assemblee che si svolgeranno avranno come argomento all’O.d.g. la votazione dell’Integrativo Leonardo siglato il 21 Maggio, ma sarebbe miope pensare che la discussione della contrattazione di secondo livello di un’azienda – che è una holding industriale, nonostante l’A.D. la concepisca come una holding finanziaria – non si debba occupare di argomenti che riguardano i lavoratori e che non trovano applicazione e risposta all’interno dell’Integrativo.
Come Fiom-CGIL spiegheremo il nostro punto di vista ai lavoratori nelle Assemblee, sostenendo la firma dell’integrativo, ma impegnando tutta la RSU a prendere posizione e a proporre azioni che diano un segnale forte a Leonardo rispetto ai punti già elencati.
Comitato Iscritti
Fiom Cgil Leonardo Grottaglie