Nella giornata di martedì 1 agosto Fim Fiom Uilm si sono riunite in assemblea con i lavoratori dell’indotto Arsenale M.M. di Taranto, alla luce dell’aggravarsi e delle condizioni in cui versa lo stesso sistema di appalto, a seguito dell’ormai prossimo esaurimento degli ammortizzatori sociali.
Non a caso, ai lavoratori di alcune di queste aziende, peraltro aggiudicatarie di interventi manutentivi non ancora assegnati, risulta essere stata inoltrata una comunicazione nella quale si preavvisano gli stessi che a seguito della scadenza della Cigo, si procede alla loro forzata collocazione in ferie sino a nuove comunicazioni minacciando, fra l’altro, l’ipotesi più sciagurata del ricorso a procedure di licenziamento collettivo.
È chiaro che cominciano a prefigurarsi gli scenari peggiori che le organizzazioni sindacali avevano più volte posto l’attenzione della direzione dell’arsenale Militare di Taranto negli incontri sul tema via via susseguitisi prima con l’ammiraglio Schinelli e successivamente con l’attuale direttore ammiraglio De Candia.
È evidente come tutte le rassicurazioni giunte in queste occasioni, affinché si impedisse il ridimensionamento della forza lavorativa, si sono rivelate nei fatti prive di efficacia, anche in virtù della prevalente operatività di Fincantieri nell’assegnare molteplici attività di manutenzione navale ad aziende fuori dal contesto locale.
Per queste ragioni Fim Fiom e Uilm, unitamente alle proprie rispettive RSU e ai lavoratori, ritenendo ormai non più differibile il tema della gestione della garanzia occupazionale anche a fronte degli ultimi accadimenti, proclamano una prima mobilitazione della categoria con le modalità di seguito riportate:
Sciopero delle prime 4 ore di lavoro giovedì 3-8-2023
Con presidio davanti all’ingresso Arsenale dalle ore 7:00 alle ore 11:00
Taranto 1/8/2023
Segreterie provinciali Fim Fiom Uilm Taranto