In data odierna, alle ore 10:00, Fiom e Uilm hanno incontrato il Prefetto di Taranto a fronte del comunicato sindacale che annunciava l’autoconvocazione, per affrontare la problematica inerente il rischio di contagio da Covid-19 per il lavoratori diretti e dell’appalto di Arcelor Mittal. Fiom e Uilm hanno ribadito che all’interno dello stabilimento siderurgico non sono rispettate le misure previste dal DPCM, soprattutto nei luoghi in cui si creano assembramenti, quali gli autobus interni, i refettori, le mense, gli spogliatoi e alcuni luoghi di lavoro particolari. Riteniamo, pertanto, che l’unica soluzione per evitare il contagio da Covid-19 sia la drastica riduzione dei lavoratori con la conseguente riduzione della marcia degli impianti. Il Prefetto di Taranto ha comunicato che, a seguito delle richieste da parte di Fiom e Uilm, ha sollecitato l’azienda a mettere in atto idonee misure per prevenire e gestire l’attuale emergenza epidemiologica da Covid-19. Il Prefetto di Taranto ha, pertanto, raccolto le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali dichiarando che, al termine dell’incontro, avrebbe nuovamente interessato le parti, sia Arcelor Mittal che le istituzioni ed enti competenti, per discutere sulla possibilità di adottare ulteriori misure per risolvere le problematiche segnalate da Fiom e Uilm. Subito dopo l’incontro con il Prefetto l’azienda ha convocato, alle ore 15.00, le organizzazioni sindacali per verificare la possibilità di ridurre il più possibile l’ingresso del personale nello stabilimento Arcelor Mittal.
Taranto 13.03.2020
Segreterie provinciali Fiom – Uilm