Nella giornata di Mercoledì 29 Gennaio si è tenuto un incontro sindacale tra RSU ed Azienda: Direzione HR, Direzione Stabilimento, Responsabili di Produzione.
L’incontro si è svolto dopo un lungo periodo di immobilismo e assenza di Relazioni industriali, che auspichiamo si interrompa con l’insediamento a partire dalla data odierna del nuovo Responsabile HR di Divisione.
È stata illustrata l’attuazione dei processi di internalizzazione – già previsti nel Piano Industriale 2019 presentato a livello nazionale il 19 Marzo 2019 – e la conseguente necessità di personale per affrontarli, ovvero, la re-internalizzazione della miscellanea e delle frames e l’internalizzazione delle “porte” (cargo e pax) porteranno il reparto Sub-assy da 87 a 150 lavoratori circa.
La manodopera necessaria (63 lavoratori circa) per affrontare le internalizzazioni, non sarà assunta dal mercato del lavoro – come precedentemente annunciato dall’azienda – bensì sarà riconvertita dalle aree di Fabbricazione e di Montaggio, al fine di mantenere i livelli di efficienza competitivi a fronte del calo di rate produttivo (158 serie nel 2020 rispetto alle 163 previste – rate 12 mese circa).
Questa necessità aziendale ha fatto riaprire la sempre attuale discussione sulle competenze e sulle professionalità dei lavoratori di Grottaglie in generale, ma specie di quelli che sono stati e/o saranno adibiti a diverse e/o nuove mansioni. Come Fiom riteniamo che il mantenimento dei livelli di efficienza non può basarsi esclusivamente sul buonsenso dei lavoratori che si prestano a colmare le lacune organizzative, svolgendo più mansioni, senza il giusto riconoscimento economico ed inquadramentale.
Il calo di rate produttivo, comporterà inoltre una riduzione di turnistiche, parallelamente e congiuntamente alla riconversione di lavoratori verso il reparto Sub-assy.
A valle dell’incontro, informalmente, l’Azienda ci ha trasferito le comunicazioni commerciali di Boeing rispetto alla flessione del programma 787 per il 2020-21 con un ulteriore calo di rate produttivo a 10 serie mese nel 2021, ovvero la conferma di quanto è trapelato da tempo sulla stampa.
È la seconda volta che Leonardo trasferisce in modo informale questo tipo di comunicazioni.
Come Fiom-CGIL riteniamo inadeguato questo tipo di atteggiamento da parte dell’Azienda.
Non è concepibile che discussioni di questo genere vengano fatte fuori dalla fabbrica, a mezzo stampa e su comunicati sindacali che parlano a tutti, meno che ai diretti interessati: i lavoratori.
La prima cosa da fare su questo tema è – rispetto alla realtà dei fatti ed alle informazioni fornite dall’azienda – convocare le Assemblee sindacali dei Lavoratori e illustrare chiaramente e trasparentemente la situazione dello stabilimento e, in base a quella, condividere le azioni necessarie ed utili da intraprendere, senza creare allarmismi e preoccupazioni infondate.
Il rischio, altrimenti, è che si parli di massimi sistemi, trascurando la quotidianità, penalizzando così i lavoratori, peggiorandone le condizioni in termini di adeguamento professionale, indennità e turnistiche.
RSU Fiom Leonardo Grottaglie