Home AppaltoAM Prefettura: ok per 3500 lavoratori Fiom e Uilm: “rischioso”

Prefettura: ok per 3500 lavoratori Fiom e Uilm: “rischioso”

by Fiom Taranto

In data odierna l’azienda ha comunicato alle OO.SS. il contenuto del decreto prefettizio, emanato il 26.03.2020, in merito alla marcia dello stabilimento di Arcelor Mittal Italia. La decisione del Prefetto di Taranto è avvenuta a seguito dell’acquisizione dei pareri tecnici delle istituzioni preposte: Custode giudiziario, Vigili del Fuoco e Spesal di Taranto.

L’azienda, di fatto, ci ha comunicato che non ci saranno variazioni in merito all’attuale assetto produttivo dello stabilimento di Taranto e che tale situazione non subirà variazioni fino al 3 Aprile. La presenza in fabbrica sarà di circa 3500 lavoratori sociali e di 2000 dell’appalto. Tale situazione ha determinato, di fatto, un peggioramento di quanto previsto dai precedenti accordi sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali.

Per Fiom e Uilm permangono delle criticità evidenti in merito al rischio da contagio da COVID-19, soprattutto per il numero di lavoratori giornalieri presenti all’interno dello stabilimento e rimane del tutto inevasa la richiesta sindacale sull’interpretazione aziendale in merito alla sospensione dell’attività produttiva ai fini commerciali.

Inoltre, troviamo ingiustificabile e soprattutto discutibile che vi siano stati dei pareri tecnici, da parte degli enti preposti, senza il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori della sicurezza.

Pertanto, riteniamo inaccettabile la scelta del Prefetto che ha peggiorato quanto il sindacato ha provato a fare in queste settimane.

Fiom e Uilm ribadiscono che la soluzione per contrastare il rischio di contagio da COVID-19 per i lavoratori è quello di ridurre al minimo la presenza di lavoratori all’interno dello stabilimento. Oggi abbiamo appreso, con gran stupore, che azienda e istituzioni viaggiano in direzione opposta alle rivendicazioni sindacali di questi ultimi giorni.

Fiom e Uilm continueranno a vigilare invitando i lavoratori a segnalare ai RSU e RLS di stabilimento tutte le eventuali anomalie e inosservanze, rispetto al DCPM e agli accordi vigenti.

Constatiamo, ad oggi, che aziende ed istituzioni non garantiscono le tutele previste all’interno dello stesso DPCM.

Autotuteliamoci.

Taranto 26.03.2020

Segreterie provinciali Fiom – Uilm – RR.SS.UU.

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