Dai microfoni di Radio anch’io: “Serve un intervento urgente per salvaguardare gli impianti”
“Nel nostro Paese si fanno discussioni più ideologiche che pragmatiche. Abbiamo la necessità di tutelare il patrimonio strategico industriale del nostro Paese. Nella vicenda ex Ilva abbiamo messo le risorse pubbliche in mano di soggetti privati che massimizzano i risultati in termini di profitto, guadagnano fette di mercato ma non restituiscono nulla”.
Così dai microfoni di Radio anch’io, Michele De Palma, leader Fiom, commenta la situazione di Acciaierie d’Italia su cui il prossimo 2 dicembre in sede di assemblea dei soci si attendono sviluppi azionari.
“Nella giornata di ieri all’ex Ilva di Taranto un altro nastro trasportatore è saltato e l’alimentazione di uno degli Altoforni è a rischio perché non ci sono neanche le manutenzioni ordinarie. Non sono un amante delle statalizzazioni, ma sono un amante dell’interesse pubblico del Paese. La questione che riguarda l’ex Ilva non deve interessare solo la proprietà ma anche i commissari che firmarono il contratto di aggiudicazione del 2017, in base al quale i commissari avrebbero dovuto verificare le attività svolte da Arcelor Mittal di manutenzione ordinaria e straordinaria. Chiediamo quindi, al di là dei futuri assetti societari, un intervento urgente per garantire la salvaguardia degli impianti”, aggiunge.
Quanto alla vicenda Lukoil, per la quale è iniziato il conto alla rovescia che scadrà il 5 dicembre prossimo ma che “non è comparabile alla vicenda ex Ilva” c’è ” un problema enorme: entro dicembre non avrà più il greggio per poter fare la trasformazione per via delle sanzioni. La scelta fatta in Germania in un caso analogo è stata quella di nazionalizzare l’azienda per tutelare la continuità occupazionale e produttiva”
Roma, 30 nov. Adnkronos
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