Grandissima partecipazione dei lavoratori, come non se ne vedeva da tempo e paralisi della produzione a Taranto. Con la forte protesta di oggi, non potevamo certo continuare a subire le forme di prepotenza da parte dell’azienda e, a parte qualche sua dichiarazione a latere, l’assordante, ingiustificato silenzio del Governo. Vergognosa, la provocazione da parte di Lucia Morselli che è stata fortemente contestata dai tantissimi lavoratori in protesta, logorati da una situazione di totale incertezza aggravata dalla cassa integrazione e da continui rinvii rispetto al processo di risanamento ambientale. Dopo l’imponente mobilitazione di oggi, pretendiamo la convocazione di un tavolo di confronto sindacale permanente presso il Ministero dello Sviluppo Economico per raggiungere una soluzione definitiva attraverso strumenti adeguati ad una situazione totalmente straordinaria come quella tarantina. Occorre serietà e trasparenza da parte del Ministro Giorgetti e dell’intero governo Draghi. Ci confronteremo nuovamente con i lavoratori attraverso un nuovo programma di assemblee che divulgheremo nei prossimi giorni, in modo da condividere con i dipendenti data e modalità di una grande mobilitazione da organizzare direttamente a Roma. Ci fermeremo solo quando saranno chiare le sorti della fabbrica e quando sarà cessata l’estenuante incertezza che attanaglia le migliaia di lavoratori sociali, dell’appalto e dei 1.700 di Ilva Amministrazione Straordinaria.
Taranto, 6 maggio 2022
LAVORATORI ACCIAIERIE D’ITALIA, APPALTO, ILVA IN A.S., RR.SS.UU., E SEGRETERIE FIM – FIOM – UILM – USB