Siamo venuti al corrente di una vergognosa passerella elettorale avvenuta oggi, sabato 18 Luglio, all’interno del nostro stabilimento produttivo della Leonardo, a Grottaglie.
Far finta di interessarsi, di dibattere e di prendersi in carico i problemi di Leonardo Grottaglie ora, a qualche mese dalle elezioni regionali, è quanto di più deplorevole la politica possa fare. Specie se a farlo è la “Lega Nord per l’Indipendenza della Padania” (perché così si chiama quel partito), al Sud, che all’interno del proprio statuto ha “per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana.” (https://www.leganord.org/phocadownload/ilmovimento/statuto/LN_Statuto_2019.pdf)
Quel partito ha governato l’Italia per lunghi anni ed è chiaro, anche a noi lavoratori dello stabilimento di Grottaglie che viviamo l’azienda solo dal 2006, cosa ha prodotto e provocato quel partito per gli stabilimenti del Meridione e per l’intero gruppo: mazzette, tangenti ed impoverimento del tessuto industriale e produttivo al sud, spostamento di sedi legali a casa della signora Maroni (Macchi) e concentramento delle attività a basso profitto al Sud.
Lo stabilimento di Grottaglie è l’ultimo importante investimento pubblico in termini di insediamenti industriali e chi viene a fare le passerelle lo sa bene e per cui di quello stabilimento se ne sarebbe dovuto occupare quando era al governo e non adesso.
Reputiamo inaccettabile anche l’atteggiamento di Leonardo che si è prestata ad una messinscena simile, seppur limitandone l’evidenza autorizzando l’ingresso al sabato quando la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori è a riposo.
Abbiamo appreso dalle immagini che:
• è possibile scattare foto anche a dettagli sotto segreto industriale
• è possibile entrare nella clean room e perfino a contatto con la fibra di carbonio senza camici
• il Covid e le sue precauzioni di distanziamento e di mascherine sono andate a farsi benedire, quando con uno come Salvini l’uso del distanziamento e della mascherina è il minimo che si possa fare se si è costretti ad entrarci a contatto.
Pertanto mandiamo un messaggio a chi ambisce a concorrere per rappresentare i cittadini e quindi i lavoratori: dalla politica nazionale ci aspettiamo politiche industriali di rilancio per l’aerospazio e da quella regionale andare in continuità con quanto fatto fin’ora, ovvero creare sinergia, servizi a supporto, infrastrutture e sostegno allo stabilimento. Magari instaurando un dialogo con i lavoratori.
I lavoratori di Grottaglie non si legano.
Grottaglie, 18 Luglio 2020
RSU FIOM Leonardo Grottaglie