In data odierna Arcelor Mittal, a seguito di una richiesta sindacale di esame congiunto sulla procedura di Cigo del 03.03.2021, ha incontrato le OO.SS. al fine di illustrare i contenuti della stessa procedura.
L’azienda ha evidenziato che la procedura di Cigo, ex art.14 D.Lgs. n.148, sarà attiva esclusivamente per la copertura di un periodo che va dal 29 al 31 di marzo e che successivamente sarà riconvertita in cassa integrazione con causale covid 19, utilizzando di fatto l’ulteriore periodo di 13 settimane previsto dal decreto sostegni.
Fatte salve le modifiche che interverranno sulla procedura di cassa integrazione, Arcelor Mittal si è limitata a dare una proiezione settimanale sul numero di persone coinvolte senza fornire ulteriori dettagli e/o approfondimenti alle RSU di Area.
Infatti, Fim, Fiom e Uilm hanno sin da subito hanno evidenziato l’illegittimità della procedura di CIGO, soprattutto in assenza di un esame congiunto teso ad entrare nel merito area per area con le RSU di stabilimento.
Pertanto, le scriventi organizzazioni sindacali formuleranno nuovamente un esame congiunto al fine di conoscere i futuri assetti impiantistici e il numero del personale collocato in cassa integrazione che non può essere il numero complessivo della forza lavoro dello stabilimento siderurgico di Taranto.
La vertenza ex Ilva necessita di chiarezza, trasparenza e soprattutto del coinvolgimento delle parti sociali per traguardare le sfide future della transizione ecologica.
Pertanto, dando seguito alla nota delle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, in merito al presidio presso il Mise, una delegazione del sindacato ionico parteciperà in occasione della convocazione da parte del ministro Giorgetti.
A valle dell’incontro ministeriale programmeremo le assemblee con i lavoratori.
Taranto 23.03.2021
Fim – Fiom – Uilm