Home Acciaierie d'Italia in AS Lettera aperta ai commissari straordinari AdI in AS

Lettera aperta ai commissari straordinari AdI in AS

by Fiom Taranto

Egregi Commissari,
l’ultimo infortunio sul lavoro, avvenuto durante la vigilia di Natale, che ha visto coinvolto un lavoratore della ditta COMES, deve necessariamente farci riflettere sul ruolo determinante che deve avere la stazione appaltante nella fase di affidamento dei lavori a ditte terze.

Riteniamo, pertanto, indispensabile avviare un confronto per condividere un protocollo di sicurezza e legalità al fine di garantire il rispetto della disciplina legislativa in materia di salute e di sicurezza e nei luoghi di lavoro tramite azioni di prevenzione e di controllo, l’abolizione del fenomeno del dumping contrattuale e del sistema di subappalto a cascata che determina una compressione dei costi, con conseguente riduzione dei diritti e delle tutele per i lavoratori, una maggiore difficoltà di controllo e scarsa qualità del lavoro.

Infatti, il dumping contrattuale è un fenomeno dilagante all’interno di Acciaierie d’Italia che procura un danno ai lavoratori non solo dal punto di vista economico ma anche di sicurezza sul lavoro così come abbiamo rappresentato, in occasione della venuta a Taranto del Ministro del Lavoro Calderone, attraverso la consegna del dossier in cui abbiamo evidenziato tutte le criticità che rivengono dall’applicazione sbagliata del contratto applicato ai lavoratori, che da metalmeccanico viene trasformato in multiservizi, causando un abbattimento del costo del lavoro, l’adozione di inadeguate misure di prevenzione e protezione, una non corretta gestione delle tariffe Inail, calcolate esclusivamente sulla base delle attività lavorative, e della sorveglianza sanitaria, effettuata esclusivamente in relazione ai rischi presenti nella sede aziendale.

È del tutto evidente che l’appalto dell’ex Ilva non può risaltare alle cronache soltanto quando le imprese rivendicano il pagamento delle scadenze delle fatture, che puntualmente scaricano sui lavoratori,  ma è necessario intraprendere un percorso virtuoso e condiviso con le parti sociali capace di traguardare le sfide future della transizione ecologica preservando la professionalità dei lavoratori, attraverso un bacino occupazionale, e garantendo trasparenza, sicurezza e legalità nell’affidamento degli appalti.

Pertanto, anche in considerazione delle peculiarità dello stabilimento siderurgico ex ilva di Taranto, diventa determinante il ruolo della stazione appaltante nella definizione e verifica di criteri sempre più stringenti per evitare che si determini una deresponsabilizzazione del datore di lavoro.

Il piano di ripartenza, già in fase di attuazione e non ancora concluso, è di fatto diventato fondamentale per la continuità e la risalita produttiva dello stabilimento e diventa altresì  determinante il ruolo dei lavoratori, sia di ADI in AS che dell’appalto, che devono poter lavorare in condizioni di sicurezza idonee, con il contratto di riferimento applicato nel settore metalmeccanico e con una giusta retribuzione. L’appalto al ribasso va nella direzione opposta e per questa ragione crediamo sia giunto il tempo di definire un protocollo di sicurezza, anche con il coinvolgimento del Prefetto di Taranto, Confindustria e le parti datoriali coinvolte, per stabilire migliori condizioni per i lavoratori dell’ex Ilva e dell’appalto.

Taranto 29.12.2024

Segretario Generale FIOM CGIL Taranto
Francesco Brigati

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