La straordinaria giornata di mobilitazione dei lavoratori di Acciaierie d’Italia, Ilva in AS e appalto di Taranto ha voluto lanciare una chiaro messaggio al governo: quel piano di chiusura deve essere ritirato e bisogna aprire una vera discussione a Palazzo Chigi per affrontare seriamente il tema del rilancio di tutto il gruppo dell’ex Ilva e per garantire una transizione ecologica e sociale che i lavoratori e la comunità ionica attendono da tempo.
Lo sciopero di 24 ore indetto da Fim, Fiom, Uilm e Usb, a seguito delle assemblee svolte con i lavoratori, ha dimostrato, ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che siamo determinati a proseguire con le mobilitazioni e ad alzare il livello del conflitto fino a quando le nostre rivendicazioni non saranno accolte dal governo.
Bisogna agire nell’immediato e per farlo è necessario che il governo intervenga con una partecipazione pubblica per assicurare un piano industriale che rilanci lo stabilimento, per poter avviare finalmente il processo di decarbonizzazione e mettere in campo tutti gli strumenti straordinari per i lavoratori necessari a garantire una giusta transizione ecologica che si compia nella piena tutela degli aspetti sociali.
Taranto 21.11.2025
Segreterie Provinciali – RSU FIM – FIOM- UILM – USB
ADI in AS – ILVA in AS – APPALTO
