“Si è svolto oggi, al Ministero del Lavoro un incontro interlocutorio rispetto a quanto annunciato dalla gestione commissariale sulla nuova procedura di cassa integrazione per i lavoratori dell’ex Ilva. Un’occasione necessaria per ribadire la nostra netta contrarietà all’incremento dei numeri della cassa integrazione e al tema di eventuali esuberi temporanei che possono essere introdotti iste le dichiarazioni del Ministro Urso sugli attuali volumi produttivi. Nel corso dell’incontro di oggi si è inoltre avviata la discussione sulla formazione e su altre possibili soluzioni per i lavoratori.
I lavoratori dell’ex Ilva hanno salvato gli impianti e lottano quotidianamente per il proprio futuro, per cui è necessario costruire una prospettiva dal punto di vista industriale, occupazionale e ambientale. E’ ora di mettere in campo tutti gli investimenti necessari per il rilancio e per dare prospettive alle lavoratrici e ai lavoratori dell’ex Ilva. Il Governo deve intervenire in modo
strutturale, i 200 milioni annunciati sono insufficienti anche per gestire l’amministrazione straordinaria e gli investimenti per la ripartenza degli impianti, figuriamoci per la situazione che riguarda i lavoratori diretti e dell’indotto.
Occorre arrivare alla gestione diretta dell’azienda, al fine di garantire realmente la continuità produttiva, il piano di decarbonizzazione, l’occupazione e la tutela dell’ambiente. Sono ora più che mai necessari strumenti alternativi alla cassa integrazione in questa fase di transizione e soprattutto vanno garantite prospettive a tutti gli impianti e ai nove stabilimenti.
Le attività di manutenzione degli impianti rimangono necessarie e fondamentali a tutela della salute dei lavoratori e dell’ambiente. Come un anno fa, vanno garantite immediatamente.
Non c’è più tempo da perdere, occorre superare questa situazione di stallo, per andare oltre l’amministrazione straordinaria”.
Lo dichiara in una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil nazionale
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 11 giugno 2025