Nell’incontro odierno con la Direzione aziendale Vestas Blades, la RSU Fiom e Uilm ha ribadito che non ci sono le condizioni per alcuna trattativa, a seguito del licenziamento del 3 settembre, giudicato spropositato e inaccettabile.
Abbiamo denunciato la gestione aziendale della sicurezza, che sta assumendo toni repressivi: la sicurezza è cultura e partecipazione, non terrorismo psicologico.
Respingeremo con forza ogni pressione psicologica, come la richiesta di nomi e cognomi dei lavoratori che hanno aderito allo sciopero di martedì scorso: un atteggiamento grave e lesivo della libertà sindacale.
Di fronte alla chiusura aziendale, la RSU Fiom e Uilm ha deciso di abbandonare il tavolo e confermare lo stato di agitazione deliberato con tutti i lavoratori.
La mobilitazione proseguirà fino al pieno rispetto di dignità, sicurezza e diritti dei lavoratori.
La RSU Vestas Blades Italia
FIOM UILM