Si è svolta ieri pomeriggio, all’esterno dello stabilimento ZANZAR di Grottaglie, l’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori di una delle più importanti realtà industriali metalmeccaniche del nostro territorio, specializzata nella produzione e vendita di sistemi per zanzariere e componentistica per serramenti.
ZANZAR, leader a livello nazionale e internazionale nel proprio settore, con oltre 3.000 clienti tra produttori, distributori e installatori, ha consolidato negli anni risultati economici significativi e margini di guadagno esaltanti, grazie esclusivamente al sacrificio, alla competenza e alla dedizione quotidiana dei propri dipendenti.
Tuttavia, con rammarico, dobbiamo constatare che a fronte di tale successo, l’azienda continua a sottrarsi a un confronto serio e proficuo su una legittima contrattazione di secondo livello, oltre a mostrare inaccettabili ritardi e resistenze anche nell’applicazione puntuale dell’inquadramento previsto dal CCNL di riferimento.
Ricordiamo che il rispetto delle norme di legge e dei contratti collettivi è il presupposto minimo e imprescindibile per garantire corrette e trasparenti relazioni industriali in qualsiasi azienda che voglia definirsi sana e rispettosa dei diritti dei lavoratori.
È dequalificante e moralmente inaccettabile che un’azienda cresciuta dal nulla, che ha costruito la propria solidità economica sulla fatica e sull’impegno dei propri lavoratori, non senta oggi il dovere di restituire, in termini di diritti, tutele e riconoscimenti concreti, parte della ricchezza prodotta.
La redistribuzione della ricchezza, il riconoscimento del valore del lavoro e l’applicazione delle regole non sono optional: sono principi fondamentali, senza i quali si scivola facilmente nella mera speculazione sulla pelle di chi ogni giorno contribuisce con professionalità e sacrificio a far crescere l’azienda.
La ZANZAR, oggi grande e quotata, ha concentrato ogni sforzo nell’accrescere profitti e immagine, dimenticando chi quei risultati li ha resi possibili. È giunto il momento che la direzione aziendale si assuma fino in fondo le proprie responsabilità sociali e industriali.
Come parte sindacale rivendichiamo con forza:
• la rapida risoluzione delle attuali anomalie;
• il rispetto pieno di ogni norma di legge e contratto;• l’avvio di un percorso di confronto serio e costruttivo per garantire equità, dignità e giustizia sociale a tutte le lavoratrici e ai lavoratori.
Perché dietro ogni utile, ogni fatturato e ogni risultato, c’è sempre il valore inestimabile del lavoro umano.
Qualora non dovessero giungere riscontri concreti di risoluzione da parte dell’azienda, le Organizzazioni Sindacali si riservano di valutare l’intraprendere percorsi di rivalsa, sia in sede politica che giuridica, a salvaguardia dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.
RSU e SEGRETERIE
FIM-CISL FIOM-CGIL