In data odierna ArcelorMittal ha convocato le organizzazioni sindacali per avviare la procedura di annullamento della CIGO, procedendo alla conversione della cassa integrazione con causale COVID-19, per un periodo di 6 settimane a far data dal 3 agosto 2020.
FIM-FIOM-UILM- e USB hanno ancora una volta, visto il perdurare di fermate di alcuni impianti e della crisi scaturita dal post-lockdown, avanzato delle richieste in merito alla integrazione salariale e alla rotazione equa tra i lavoratori.
Inoltre, è stata fatta richiesta di un approfondimento sugli assetti di marcia, prospettive future di impianti attualmente fermi e sulla difficile situazione che attraversano i lavoratori dell’appalto.
L’azienda, ancora una volta, ha preferito non entrare nel merito delle richieste sindacali trincerandosi dietro il solito slogan: siamo quotati in borsa e subiamo continuamente un danno d’immagine.
Pertanto FIM-FIOM-UILM e USB preso atto di tale atteggiamento da parte della multinazionale hanno abbandonato il tavolo.
ArcelorMittal continua a trincerarsi dietro decreti d’urgenza, all’interno dei quali è prevista la cassa integrazione con causale COVID, che lasciano di fatto campo libero alle aziende e penalizzano i lavoratori.
FIM FIOM UILM e USB ritengono inaccettabile l’atteggiamento della Multinazionale e per tanto si rende necessario l’intervento immediato del governo per affrontare nel merito alcune questioni che riguardano il futuro ambientale di migliaia di lavoratori.
Taranto 18/08/2020
RSU DI FIM-FIOM-UILM-USB