Mettiamo in sicurezza i lavoratori e le loro famiglie dal rischio di contagio da covid-19.
In questi giorni abbiamo provato ad intervenire nei confronti di alcune aziende inadempienti rispetto a quanto stabilito dal DPCM e dal protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro, ma è del tutto evidente che è necessario adottare misure più stringenti ed evitare il più possibile gli assembramenti.
Come Fiom Cgil, da subito, ci siamo confrontati con la direzione di Arcelor Mittal che inizialmente ha, evidentemente, sottovalutato il rischio da contagio da covid-19 soprattutto in merito ad alcune criticità che si verificavano in situazioni particolari come spogliatoi, trasporto del personale, mense e refettori.
Il sindacato, in assenza di misure chiare e soprattutto in attesa che il governo intervenisse in maniera chiara sulle aziende ritenute essenziali, ha svolto un ruolo importante migliorando le criticità che potessero far emergere possibili situazioni di rischio da contagio da covid-19. Infatti, in Arcelor Mittal sono state sospese alcune attività, fermati alcuni impianti, con la conseguente drastica diminuzione del numero del personale diretto e di appalto.
Ieri sera il Presidente del Consiglio, dopo una insistente pressione da parte delle organizzazioni sindacali, è intervenuto con ulteriori ristrettezze annunciando anche la chiusura di fabbriche e aziende non ritenute essenziali.
Nel frattempo le irresponsabili pressioni di Confindustria dei giorni scorsi hanno determinato, di fatto, una situazione di rischio di contagio dal virus COVID-19 nei luoghi di lavoro, facendo prevalere ancora una volta il profitto alla salute di migliaia di lavoratrici e lavoratori.
Adesso, a seguito delle novità governative, bisogna intervenire diversamente e applicare le nuove linee guida del governo.
La Fiom Cgil, pertanto, domani chiederà alla Direzione di Arcelor Mittal di anticipare l’incontro, previsto per martedì 24 marzo, per programmare la fermata degli impianti produttivi.
Bisogna agire presto e non perdere altro tempo. Restiamo a casa.
Taranto 22/03/2020
Segreteria Provinciale Fiom Cgil Taranto
Giuseppe Romano
Francesco Brigati