Le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm scrivono al Prefetto di Taranto Demetrio Martino per richiedere un incontro per i lavoratori di ILVA in AS.
Di seguito la comunicazione inviata:
In data 13 febbraio 2020 è stato convocato un tavolo tecnico di approfondimento in merito alla situazione dei lavoratori dell’appalto di Arcelor Mittal pertanto, con la presente, Fim- Fiom- Uilm colgono l’occasione per chiedere, a margine della stessa riunione, di poter affrontare la questione dell’integrazione salariale del 10% per i lavoratori di Ilva in AS.
Nella fattispecie segnaliamo che ad oggi, nonostante le rassicurazioni del governo in merito all’approvazione di un emendamento, non sono stati stanziati i fondi per poter consentire ad Ilva in AS di erogare le somme spettanti ai lavoratori.
Nonostante tale emendamento dovrebbe essere votato tra il 12 e 13 febbraio 2020 in commissione bilancio per poi essere approvato in parlamento nella fase di conversione in legge del decreto milleproroghe entro i 60 giorni previsti (29 febbraio ’20).
Tale situazione ha, di fatto, determinato un impatto negativo per le circa 1600 famiglie che con i cedolini, visualizzati in data odierna dal portale My Ilva, hanno constatato il mancato pagamento dell’integrazione salariale del 10 % con conseguente retribuzione pari a zero euro.
Pertanto, le scriventi organizzazioni sindacali ritengono necessario affrontare con il Sig. Prefetto, a margine dell’incontro previsto su appalto Ilva, la problematica sopra descritta.
Il governo deve necessariamente fare chiarezza e soprattutto dare risposte ai lavoratori su impegni assunti con Fim, Fiom e Uilm sulla Cassa Integrazione Straordinaria del 2017 e successivamente con l’accordo del 6 settembre 2018.
Per tali ragioni Fim Fiom e Uilm nella giornata di giovedì organizzeranno un presidio sotto la prefettura con i lavoratori in Amministrazione Straordinaria.
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