Le scriventi OO.SS. vogliono innanzitutto ringraziare gli oltre cinquemila lavoratori che in data odierna hanno manifestato la loro voglia di resistere davanti a chi vuole scientemente negar loro un futuro. I lavoratori sono sempre scesi per strada per difendere il futuro ambientale, sociale ed industriale della nostra comunità .
Mentre prosegue ancora la perdita di tempo fatto di scambi epistolari tra Arcelor Mittal e il governo italiano, questa gestione continua a danneggiare in maniera irreversibile gli impianti dello stabilimento di Taranto, non ultimo la non ripartenza di Afo 2. Adesso lo stesso management vorrebbe scaricare la responsabilità sulle aziende e sui lavoratori degli appalti che, al contrario, pagano più di altri le conseguenze di una gestione disastrosa pur garantendo la sicurezza e le attività di pronto intervento in totale assenza di pagamenti e con fatture scadute che si aggirerebbero intorno ai 170 milioni di euro. Se dovesse essere confermata la nuova Amministrazione Straordinaria dovrà prevedere un percorso che metta in sicurezza i lavoratori diretti, i lavoratori degli appalti, i lavoratori di amministrazione straordinaria e le imprese.
Durante il ciclo di audizioni, unitamente alle confederazioni, alla IX Commissione attività produttive del Senato, ribadiremo che è necessario, prima della conversione in legge del decreto legge n.4 del 18/01/2024, inserire provvedimenti ad hoc a tutela dei lavoratori e dei crediti delle imprese. Crediti che non è sufficiente riconoscere come prededucibili ma che vanno onorati. Questa situazione sta generando gravi ritardi nelle retribuzioni e ogni scadenza paga è ormai diventata un patema d’animo. Chiederemo altresì la garanzia sul rispetto dell’accordo sindacale del 06/09/2018 a tutela di tutti i lavoratori, compresi quelli rimasti in carica all’Amministrazione straordinaria con la relativa clausola di salvaguardia occupazionale.
Dopo tanti anni, è indispensabile avviare una ricostruzione sociale che parta dalla certezza di un lavoro dignitoso che non sia in contrasto con il diritto alla salute e con quello sacrosanto di vivere in un ambiente salubre. I lavoratori tutti, che siano diretti o indiretti, non vogliono vivere di ammortizzatori sociali ma riconquistare la propria dignità garantita dal lavoro.
Taranto, 29 gennaio 2024
Le Segreterie FIM FIOM UILM USB
