In data odierna, presso lo stabilimento di Taranto si รจ tenuto il consiglio di fabbrica permanente di Fim Fiom Uilm e Usb con le categorie dellโappalto di Cgil, Cisl e Uil, convocato dopo le due giornate di mobilitazione che hanno visto una grande partecipazione dei lavoratori di Acciaierie dโItalia, di Ilva in A.S. e dellโappalto.
Le iniziative di sciopero in tutti i siti dellโex Ilva hanno lanciato un chiaro messaggio al Governo: ritiro del ciclo corto e convocazione urgente di un unico tavolo a palazzo Chigi.
Il governo prenda atto che il piano di rilancio non รจ stato realizzato, il prospettato piano di ripartenza di tutti gli impianti รจ rimasto incompiuto e che ad oggi รจ in vigore la cassa integrazione per un massimo di 4550 unitร , approvata senza accordo sindacale, con la previsione di arrivare fino a 6000 unitร con lโattuazione del โpiano cortoโ presentato dal ministro Urso e dai commissari straordinari nellโincontro a Palazzo Chigi nella riunione dellโ 11 novembre scorso, oltre ai circa 1500 in ILVA AS giร in cassa integrazione dal 2018.
Siamo ad un passaggio storico per i lavoratori e la cittร di Taranto e crediamo sia indispensabile cogliere questa opportunitร per pianificare un nuovo futuro che possa traguardare, nel piรน breve tempo possibile, il processo di transizione ecologica e sociale in grado di garantire la tutela ambientale, occupazionale e produttiva.
La Continuitร produttiva non puรฒ essere messa a rischio dal piano corto, presentato dal governo, che noi abbiamo definito sin da subito come un piano di chiusura.
Quel piano, di fatto, non solo interrompe alcune attivitร , nello specifico ferma le cokerie dal primo di Gennaio 2026, ma aumenta il numero dei lavoratori inattivi e produce forti tensioni sociali nei territori. Il governo deve ritirare il piano presentato e contestualmente riaprire il confronto a Palazzo Chigi. Bisogna, inoltre, garantire il finanziamento della gestione ordinaria per la prosecuzione di attivitร di manutenzioni in quanto, in assenza di un acquirente e di un provvedimento, lo stabilimento non avrebbe dal primo di Marzo la liquiditร necessaria per continuare a produrre determinando, di fatto, il fermo di tutti i siti.
Tutto questo passa da alcune condizioni per noi imprescindibili che โ solo se realizzate โ daranno risposte ai lavoratori diretti, di ILVA in AS, che per noi sono sempre stati allโinterno del perimetro occupazionale attraverso la clausola di salvaguardia dellโaccordo del 6 settembre 2018, e migliaia di lavoratori dellโappalto e indotto in continua sofferenza, e che da sempre rappresentano la platea piรน esposta pagandone il dazio piรน pesante.
Il Governo รจ tenuto a trovare e fornire risorse adeguate per garantire gli investimenti certi attraverso un necessario intervento pubblico dello Stato per assicurare un piano industriale che rilanci lo stabilimento ed al contempo poter avviare finalmente il processo di decarbonizzazione.
Il consiglio di fabbrica di Fim, Fiom Uilm e Usb dopo ampia discussione, unitamente alle istituzioni locali e regionali, propone un percorso che tenga insieme aspetti ambientali, sociali ed industriali. Di seguito le proposte condivise:
- Realizzazione dei 3 Forni Elettrici nel minor tempo possibile che โ gradualmente โ andranno a sostituire gli attuali AFO superando lโattuale ciclo integrale;
- Realizzazione di 4 DRI con impianti dedicati e realizzati a Taranto, materia prima indispensabile senza la quale la sostenibilitร di Taranto potrebbe essere messa in discussione;
- Riavvio di tutte le linee di finitura (verticalizzazione del prodotto) che possa garantire il rientro dei lavoratori da troppo tempo in cassa integrazione;
- Istituzione di una clausola sociale che garantisca la ricollocazione, attraverso anche la realizzazione di nuovi impianti, dei lavoratori del mondo degli appalti occupati dalle aziende del territorio;
- Misure straordinarie per i lavoratori di ADI in AS, Ilva in AS e appalto attraverso ogni strumento possibile nella piena tutela degli aspetti sociali (lavori usuranti, estensione dei benefici previdenziali di amianto, incentivo allโesodo).
Il Consiglio di Fabbrica dei RSU di Fim, Fiom, Uilm e Usb, Comune di Taranto, Provincia di Taranto e Regione Puglia con il presente verbale si impegnano a trovare ogni strumento utile affinchรฉ le richieste espresse in questa piattaforma, trovino risposte concrete da parte di un governo che ha deciso di proseguire senza il coinvolgimento dei lavoratori e della stessa comunitร ionica.
Taranto, 10.12.2025
Fim โ Fiom โ Uilm – Usb โ Consiglio di Fabbrica dei RSU ADI in AS, Ilva in AS e Appalto
Comune di Taranto
Provincia di Taranto
Regione Puglia
