Le segreterie Provinciali di Fiom e Uilm si autoconvocano dal Prefetto di Taranto per affrontare l’evidente rischio da contagio da COVID-19. In assenza di risposte da parte dell’azienda e delle istituzioni locali e nazionali dichiarano da subito l’astensione unilaterale delle attività come forma di autotutela.
“Le organizzazioni sindacali, in data odierna, hanno incontrato nuovamente la Direzione aziendale di Arcelor Mittal e, a fronte anche delle novità emerse nelle ultime ore da parte dell’OMS di pandemia da COVID-19, hanno ribadito la necessità di attuare una drastica riduzione del numero di personale in fabbrica con la conseguente riduzione di tutti gli impianti. La stessa riduzione della marcia si rende necessaria in quanto riteniamo non applicate le misure restrittive previste dai Dpcm emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Arcelor Mittal si è presentata al tavolo con proposte inadeguate e soprattutto non dando risposte alle esigenze poste dalle organizzazioni sindacali negli ultimi giorni.
Pertanto, le scriventi organizzazioni sindacali ritengono irresponsabile l’atteggiamento della multinazionale che, a fronte di una situazione drammatica, continua a far prevalere la produzione alla salute dei lavoratori diretti e indiretti di Arcelor Mittal.
In questi giorni non ci siamo limitati semplicemente ad interloquire con l’azienda e abbiamo provato incessantemente a chiedere interventi sia al Prefetto di Taranto che alle istituzioni preposte alla prevenzione da contagio da COVID-19 senza aver ricevuto nessun riscontro.
Pertanto, domani mattina una delegazione di Fiom e Uilm si autoconvoca dal Prefetto di Taranto in quanto ritengono necessario esplicitare non solo le preoccupazioni legittime dei lavoratori, ma l’evidente rischio da contagio da COVID-19 in assenza di scarse misure adottate ad oggi dall’azienda.
In assenza di risposte da parte dell’azienda e delle istituzioni locali e nazionali che garantisca, di fatto, una copertura normativa e salariale dichiariamo da subito l’astensione unilaterale delle attività come forma di autotutela. Il tutto si rende necessario ad evitare il contagio di corona virus in quanto l’azienda, a tutt’oggi, è inadempiente sull’applicazione delle misure contenute all’interno del DPCM.
Data la difficoltà generalizzata a un’esatta e puntuale applicazione nei luoghi di lavoro delle misure sanitarie prescritte dal Governo, a cui chiediamo norme chiare e cogenti per le imprese, e l’oggettiva penuria di dispositivi di protezione individuale utili a prevenire i contagi, Fiom e Uilm in assenza di interventi mirati e immediati proclameranno uno sciopero dello stabilimento siderurgico di Taranto a far data dal 16.03.2020 fino a domenica 22 marzo.“