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Comunicato spegnimento impianti

by Fiom Taranto

In data odierna le organizzazioni sindacali hanno incontrato l’amministratore delegato Morselli che ha illustrato il piano di fermata degli impianti. 

Lo stesso piano sarà inoltrato alle istituzioni locali e regionali, ai sindacati, alle autorità competenti e al ministero dell’ambiente, che dovrà validarlo entro 60 giorni. 

Il suddetto piano prevede lo spegnimento degli impianti a partire dall’area a caldo come di seguito riportato:

–  Altoforno 2 entro il 13 dicembre 

–  Altoforno 4 fine dicembre 

– Altoforno 1 entro la metà di gennaio

– Agglomerato, Cokerie e centrale termo elettrica che si fermeranno quando saranno fermi gli altiforni. 

Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito la propria contrarietà alla scelta assunta dalla multinazionale ribadendo che non può lasciare uno stabilimento spento senza il coinvolgimento di Ilva in As che, a tutt’oggi, risulta essere l’unico proprietario del gruppo attualmente in affitto ad Arcelor Mittal. 

È evidente che tale situazione, di fatto, potrebbe compromettere il futuro ambientale e occupazionale già fortemente provato e, pertanto, è utile che il governo faccia la sua parte e impedisca un ennesimo atto unilaterale da parte della Multinazionale. 

Nella giornata di domani le segreterie nazionali incontreranno il ministro dello sviluppo economico e i vertici di Arcelor Mittal e chiederanno maggiore trasparenza e atti concreti necessari a dare risposte al territorio e ai lavoratori. 

Diversamente saremo pronti a mobilitarci per rivendicare salute, ambiente e lavoro.

Domani in concomitanza con l’incontro ministeriale il presidio permanente di Fim Fiom e Uilm si trasferirà presso il Mise.

Taranto 14.11.2019                                                               

                                  Fim – Fiom – Uilm

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