In data odierna si รจ riunito il consiglio di fabbrica di Fim, Fiom e Uilm per affrontare la difficile fase che attraversa il sito produttivo di Taranto con il conseguente rischio di disastro occupazionale e ambientale. Una situazione che rischia di implodere soprattutto in assenza di risposte chiare da parte di due attori principali quali ArcelorMittal e il Governo.
Il 27 novembre รจ stata fissata, dal tribunale civile di Milano, la data dellโudienza in cui si pronuncerร in merito alla retrocessione dei rami dโazienda richiesta dalla multinazionale. Bisogna, pertanto, dare risposte certe e immediate a lavoratori e cittadini, ognuno in base alle proprie responsabilitร , per garantire il futuro ambientale, occupazionale e produttivo di Taranto.
Il Consiglio di Fabbrica, a seguito di una ampia discussione, ha deciso quanto segue:
- Rispetto dellโaccordo ministeriale del 6 settembre 2018;
- Sospensione immediata delle procedura ex. art.47 da parte della multinazionale per porre definitivamente fine al caos generato che rischia di far implodere lavoratori e cittadinanza;
- Garanzie della continuitร produttiva con sospensione immediata della procedura del piano di fermata;
- Appalto: in attesa dellโincontro con Confindustria si richiede lโimmediata sospensione delle procedure di cassa integrazione e di provvedere a regolare pagamento delle retribuzioni dei lavoratori;
- Programma di assemblee con i lavoratori Am e appalto.
In caso di mancate risposte da parte di Am e Governo, cosรฌ come nei gironi scorsi, si programmerร una mobilitazione di gruppo a Roma per impedire il disastro sociale e ambientale irreversibile di un territorio giร fortemente provato.
Taranto, 18 novembre 2019

Segreterie provinciali
Consiglio di Fabbrica Fim – Fiom – Uilm
