Dopo un’immotivata e prolungata sospensione è giunto il provvedimento disciplinare al delegato della Fiom Cgil Giuseppe D’Ambrosio con cui l’azienda ha proceduto con la sanzione di 3 giorni di sospensione con diffida a reiterare il comportamento contestato.
In questi giorni la Fiom Cgil di Taranto, grazie anche allo straordinario lavoro dei nostri RLS ed RSU, ha ricostruito quanto avvenuto in data 21 ottobre nel reparto DBS/2, attraverso un minuzioso lavoro che ha indotto l’azienda, anche a seguito di un’ispezione dello SPESAL, ad entrare in contraddizione su quanto inizialmente contestato tanto da modificare la pratica operativa e conseguentemente il Documento di Valutazione del Rischio. Da sottolineare che la revisione della pratica operativa, imposta da una precisa prescrizione dello SPESAL e discussa per 2 giorni con gli RLS, accogliendo le numerose osservazioni degli stessi, non solo chiarisce in maniera univoca le operazioni ma fa venir meno una serie di attività prima consentite ma che non erano né codificate né opportunamente valutate, così come nel caso del lavoratore che quel giorno operava come rimpiazzo.
Sin dall’inizio abbiamo sostenuto la totale estraneità sia dell’operatore Daniele, licenziato ingiustamente, che del nostro RSU, responsabile, secondo l’azienda, semplicemente per aver svolto il suo ruolo di rappresentante dei lavoratori.
La Fiom Cgil, così come ha fatto nei giorni scorsi, proseguirà a difendere il lavoratore del DBS/2 anche nelle aule di tribunale al fine di far emergere la verità su una vicenda che, sin dall’inizio, ha mostrato un atteggiamento repressivo da parte dell’azienda e per nulla collaborativo, teso ad alleggerire fino ad annullare le proprie responsabilità caricandole sulle spalle dei lavoratori. Infatti, Arcelor Mittal ha palesemente sbagliato anche l’orario in cui è avvenuto l’incidente, tanto da essere costretta ad annullare e modificare le precedenti contestazioni disciplinari, così come è stata modificata più volte la ricostruzione del near miss.
La Fiom Cgil unitamente al Consiglio di fabbrica dei Rsu respinge con forza questo atteggiamento repressivo da parte di Arcelor Mittal e, oltre a difendere il lavoratore nelle aule di tribunale, lavoreremo per costruire una mobilitazione contro i licenziamenti immotivati.
Giuseppe Romano
Francesco Brigati
Fiom Cgil Taranto