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Verbale del consiglio di fabbrica

by Fiom Taranto

In data odierna si è riunito il consiglio di fabbrica dei Rsu di Fim, Fiom, Uilm e Usb in merito alla imminente scadenza del 30 novembre e al clima di repressione che Arcelor Mittal sta adottando nei confronti dei lavoratori di tutto il gruppo. Il governo continua a tenere fuori dalla trattativa le organizzazioni sindacali e, ad oggi, non si conosce quale sarà il futuro assetto societario, il piano industriale, occupazionale e ambientale per il rilancio del sito produttivo di Taranto e di tutto il gruppo. Un’attesa che dura ormai da troppo tempo e le non scelte del governo e i continui rinvii stanno procurando di fatto incertezza e uno stato di abbandono.

Il 13 novembre le segreterie nazionali, a seguito di una richiesta di incontro, sono state convocate alle 15:30, in video conferenza, dai ministri dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, del Lavoro Nunzia Catalfo e dell’Economia Roberto Gualtieri sulla vertenza ex Ilva.

Crediamo che non sia più rinviabile una discussione di merito che affronti tutte le criticità esistenti all’interno dello stabilimento, a partire dal massiccio utilizzo della cassa integrazione, all’assenza di manutenzioni ordinarie e straordinarie e un ricorso immotivato a licenziamenti repressivi, determinando un clima di terrore all’interno della fabbrica.

Il consiglio di fabbrica dei RSU di Fim, Fiom, Uilm e Usb ha pertanto deciso di intraprende un percorso assembleare con i lavoratori al fine di condividere le azioni di mobilitazione per impedire che la multinazionale continui a dettare l’agenda al governo, tenendo in ostaggio migliaia di lavoratori di Arcelor Mittal e appalto e di tutta la comunità ionica che attende risposte, ormai da tempo, su investimenti che interessino le questioni ambientali e di bonifiche.

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