La Fiom Cgil scrive a Dipartimento di Prevenzione e SPESAL: insufficienti le misure di prevenzione adottate da Arcelor Mittal.
“La FIOM CGIL ritiene insufficienti le misure di prevenzione adottate ad oggi da parte di Arcelor Mittal e pertanto ritiene necessario un intervento, da parte dell’ente pubblico preposto al controllo, al fine di verificare la corretta attuazione di quanto previsto dai DPCM e dalle Ordinanze del Presidente della Regione intervenuti, per il contenimento e la gestione dell’emergenza da covid-19 nello stabilimento Arcelor Mittal.
In relazione a queste considerazioni le Rappresentanze dei Lavoratori per la Sicurezza hanno inviato in data 5 marzo u.s. una richiesta di incontro urgente a valle del DPCM del 04/03/2020, ad oggi inevasa.
Nello specifico abbiamo chiesto che la direzione di Arcelor Mittal adotti idonee misure atte a non consentire l’ingresso del personale proveniente dalle zone di cui all’art. 1 del DPCM del 8/3/2020, che siano garantite le attività di sanificazione straordinaria degli ambienti in cui è previsto una maggior affluenza di lavoratori, ovvero mense, refettori, spogliatoi, servizio sanitario e autobus interni e che le zone di assembramento siano gestite garantendo la distanza di 1 mt. Chiediamo inoltre che tutti i dipendenti siano adeguatamente informati in relazione alle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1 del DPCM dl 8/3/2020.
Il datore di lavoro, infatti, deve adottare tutte le misure di sicurezza necessarie per garantire l’integrità fisica e morale, attraverso opportune misure di prevenzione e protezione, dei suoi dipendenti ed erogare idonea attività informativa al fine di rendere edotti i lavoratori sulle corrette modalità per evitare il contagio da COVID-19.
Ad oggi, l’azienda è intervenuta su alcune criticità sopra riportate (segue nota di Arcelor Mittal su variazione dell’orario fruizione mense) che per la Fiom Cgil sono del tutto insufficienti, soprattutto per il trasporto del personale interno e la fruizione dei pasti nelle mense e nei refettori. Infatti, il trasporto del personale dalla portineria ai reparti e viceversa avviene senza di fatto poter rispettare le misure di prevenzione previste dal DPCM del 08.03.2020.”
Lo scrivono in una nota Giuseppe Romano, segretario generale Fiom Cgil Taranto, e Francesco Brigati, segretario provinciale e cordinatore RSU Fiom Cgil Arcelor Mittal.