Fim – Fiom e Uilm nei giorni scorsi hanno inoltrato un esposto ad Inps ed Ispettorato del Lavoro in merito alle modifiche apportate unilateralmente dall’azienda sull’organico tecnologico, definito da accordi pregressi e confermati successivamente anche dalla stessa Arcelor Mittal durante la fase del subentro avvenuta con il day one.
Infatti, l’eliminazione della figura del “rimpiazzo” genera di fatto un ricorso programmato allo straordinario e pertanto abbiamo denunciato l’anomalia agli enti competenti e allo stesso tempo, come organizzazioni sindacali, incominceremo un percorso di mobilitazioni attraverso lo sciopero nei reparti in cui sono state apportate modifiche all’organico e proclamando lo stato di agitazione in tutto lo stabilimento.
Pertanto Fim, Fiom e Uilm avvieranno da subito un pacchetto di ore di sciopero a partire dai reparti coinvolti, come Pla/2 e Laf, subito dopo la ripartenza così suddivisi:
Venerdì 4 settembre sciopero di 24 ore per i lavoratori del Pla
Lunedì 7 settembre 24 ore di sciopero per i lavoratori del Laf.
Riteniamo inaccettabile l’atteggiamento della multinazionale che ormai da tempo ha come unico obiettivo il pareggio di bilancio che oltretutto è facilmente raggiungibile se si continua a tagliare sul personale, sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie. Infatti, la fabbrica è al collasso e riscontriamo continue fermate di alcuni impianti per mancanza di interventi programmati e si va avanti con pronti interventi, a volte nemmeno risolutivi e immediati come accaduto in questo giorni in acciaieria. Il governo è avvisato!
Fim – Fiom – Uilm Taranto