“Giorgetti non può trincerarsi dietro a un ricorso e/o una sentenza, in questo caso del Consiglio di Stato, evitando di fatto di attuare una seria programmazione di politiche industriali e di transizione ecologica”.
A chiederlo, la Fiom Cgil con Francesco Brigati in relazione a quanto dichiarato dal ministro dello Sviluppo economico relativamente al versamento di 400 milioni da parte di Invitalia come ingresso dello Stato, al 50 per cento, nel capitale di ArcelorMittal. Per Fiom, “è del tutto evidente che aspettare il fatidico 13 maggio significa non affrontare la vertenza ex Ilva con tutte le sue criticità, a partire dalla questione ambientale e sanitaria”.
“Il sindaco di Taranto lancia un grido di allarme che non può cadere nel vuoto o addirittura essere risolto da una sentenza di un Tribunale – aggiungono i metalmeccanici di Cgil – il ministro dello Sviluppo economico, insieme al Governo presieduto da Draghi, deve prendersi le sue responsabilità ed ascoltare le istituzioni locali e le parti sociali per fare chiarezza sul futuro di Taranto”.
“Abbiamo la straordinaria opportunità di mettere in campo le risorse del recovery fund per avviare una seria transizione ecologica con un piano ambientale e industriale ambizioso, capace di riconvertire l’attuale processo produttivo – sottolinea Brigati – la politica torni ad assumere un ruolo nelle scelte future del nostro Paese e lo faccia non lasciandosi scappare una grande opportunità di un radicale cambio di passo nel rispetto dell’ambiente e di politiche industriali efficaci che salvaguardino anche l’obiettivo della piena occupazione”.
Giorgetti, nel forum del Sole 24 Ore, ha sottolineato che “Invitalia ha intenzione di versare il capitale previsto, però c’è una complicazione che al momento della sottoscrizione del contratto non c’era”. In particolare, chiarisce il titolare del Mise, riferendosi al contenzioso pendente davanti al Consiglio di Stato, “c’è una decisione della giustizia amministrativa che da prima ha sospeso e poi ha rinviato la decisione di merito per il 15 maggio, e quindi il versamento di questi 400 milioni richiede la parte dell’amministrazione del Mef un supplemento di istruttoria per giustificarlo di fronte all’andamento del processo amministrativo”. Stasera intanto, in una riunione di segreteria, Cgil, Cisl e Uil Taranto chiederanno al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, di costituire in Prefettura un nucleo addetto alla gestione delle crisi occupazionali che sono aumentate nelle ultime settimane, affiancando in questo il ruolo della task force lavoro della Regione Puglia.
Questa mattina i sindacati hanno avuto un confronto col prefetto in merito alla questione Ilva-ArcelorMittal. I sindacati riferiscono che il prefetto, in base ai colloqui avuti, ha affermato che il Governo resta intenzionato ad ad effettuare l’investimento pubblico in ArcelorMittal.
(AGI) – Taranto, 25 marzo