In data odierna si รจ tenuto il consiglio di fabbrica di FIM, FIOM e UILM e di tutte le categorie dell’appalto di CGIL, CISL e UIL per organizzare l’iniziativa di sciopero nazionale del 16 ottobre e rivendicare un reale cambiamento sul presente e sul futuro dell’ex Ilva, che inevitabilmente non puรฒ coincidere con quanto sta emergendo a mezzo stampa riguardo i contenuti delle offerte presentate per l’acquisto dell’ex Ilva.
In particolare, l’offerta di Bedrock Industries prevede solo 2.000 unitร occupate a Taranto e circa 1.000 negli altri stabilimenti, in una fase in cui la gestione commissariale, con le risorse insufficienti messe a disposizione dal Governo, non sarebbe in grado di garantire la ripartenza degli impianti ed ha utilizzato la cassa integrazione, con un aumento dei numeri da 3.500 a 4.450, scaricando inevitabilmente sulle spalle dei lavoratori le conseguenze di una situazione gravemente drammatica figlia di responsabilitร tutte istituzionali.
Una procedura di cassa integrazione straordinaria conclusa mediante una procedura esperita in assenza delle organizzazioni sindacali, che segna di fatto una evidente mancanza di coordinamento anche all’interno di Palazzo Chigi tra il Ministero del Lavoro e il MIMIT su come traguardare il futuro di un sito strategico per il nostro Paese.
Riteniamo inaccettabile il silenzio di Palazzo Chigi che, a fronte della richiesta di incontro piรน volte reiterata degli scriventi, non convochi ancora un tavolo sulla chiusura del bando e le offerte pervenute che dimostra come l’accelerazione sull’avvio della procedura di gara, in assenza del compimento del piano di ripartenza presentato dalla gestione commissariale, sia stato del tutto sbagliato.
Ad oggi, oltre ai proclami, non ci sono risposte nรฉ sul piano ambientale nรฉ su quello occupazionale; quanto sta emergendo rispetto alle offerte vincolanti si prefigura una macelleria sociale, poichรฉ oltre ai 7.000 esuberi dell’intero gruppo di Acciaierie d’Italia dovrebbero aumentare i 1.600 lavoratori di Ilva in AS, che per FIM, FIOM e UILM sono sempre stati all’interno del bacino occupazionale attraverso la clausola di salvaguardia occupazionale del 6 settembre 2018, e migliaia di lavoratori dell’appalto, che da sempre rappresentano la platea piรน esposta.
Una vertenza ultradecennale non puรฒ giungere un epilogo doloroso sotto il profilo ambientale e occupazionale. Per questo motivo ci confronteremo con tutti i lavoratori durante le assemblee, a partire dal 13 ottobre (seguirร piano di assemblee), per giungere uniti alla giornata di mobilitazione giร convocata da FIM, FIOM e UILM Nazionali per il 16/10 p.v., che prevede un corteo dallo stabilimento fino al palazzo di cittร , invitando alla massima partecipazione.
La mobilitazione non vuole in alcun modo essere contro qualcuno, ma, al contrario, vuole cercare di unire e chiedere partecipazione e sostegno a tutte le istituzioni per agire con responsabilitร immediata, al fine di dare risposte a migliaia di famiglie della nostra comunitร .
Nei prossimi giorni invieremo formale invito a tutte le istituzioni locali e regionali, alle associazioni dei commercianti, a partecipare alla mobilitazione di FIM, FIOM e UILM.
ร il momento di scelte chiare: il Governo deve assumere la guida dell’ex Ilva con un forte intervento pubblico che guidi la transizione ecologica e il rilancio di un’azienda ormai al collasso.
Taranto 08.10.2025
SEGRETERIE PROVINCIALI
FIM-CISL FIOM-CGIL UILM
E LE CATEGORIE DELL’APPALTO DI CGIL, CISL E UIL