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ILVA in AS. Richiesta di rifinanziamento integrazione salariale

by Fiom Taranto

Fim, Fiom e Uilm inviano una nota al Ministro Economia e Finanze, Daniele Franco, al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali, Andrea Orlando, e al Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

” Chiediamo alle SS.LL., in indirizzo, un incontro urgente sul rifinanziamento dell’integrazione sulla Cassa integrazione per i lavoratori di Ilva in Amministrazione Straordinaria, al fine di scongiurare possibili ritardi sistematicamente avvenuti in passato.

Ribadiamo che è necessaria la massima chiarezza e il rispetto degli impegni assunti, in ordine alla messa in sicurezza del reddito dei lavoratori per l’intero anno 2022, e l’imprescindibile prosecuzione del trattamento di integrazione per non subire ritardi alcuni. A tal riguardo, è opportuno un preventivo intervento del Governo, teso ad affermare gli impegni assunti per scongiurare incomprensibili ed inammissibili ritardi che, come nel passato, vedrebbero paradossalmente il riverificarsi di una condizione di forte disagio per questi lavoratori.

Siamo in presenza di forti tensioni sul piano sociale, infatti, questi lavoratori subiscono il peso del disagio economico protratto e l’incertezza dovuta all’attesa degli sviluppi della trattativa, in ambito ministeriale, che da qui a breve caratterizzerà il futuro degli asset della ex ILVA.

Va inoltre ricordato che la rocambolesca gestione trascorsa della misura di integrazione salariale, che ha creato non poco malessere, disagi e forti tensioni tra i lavoratori, passa per le rassicurazioni giunte da parte di ben quattro Ministri del Governo Conte, che garantivano un emendamento alla legge di bilancio, mai concretizzatosi e dalla successiva ampia garanzia, giunta in forma scritta, che annunciava l’imminente emendamento al Decreto c.d. Ristori (nota del 19.01.2021 Sen. Mario Turco), rivelatasi infruttuosa e del tutto fuorviante.

La vicenda, dopo ben quattro mesi di ritardo, si concluse con un emendamento al Decreto c.d. “Milleproroghe”.

In attesa del Decreto “Milleproroghe”, solo grazie alla mobilitazione ed ai presidi dei lavoratori, si ottenne dalla struttura Commissariale di Ilva un’anticipazione del tutto straordinaria degli emolumenti del mese di marzo 2021, dappoi puntualmente conguagliata, destabilizzando il già fievole sostentamento economico dei numerosi lavoratori appartenenti a questo bacino e delle loro famiglie.”

Le Segreterie
FIM – FIOM – UILM

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