Nello stabilimento ArcelorMittal, ex Ilva, di Taranto, vi è una condizione di rischio e di insicurezza anche per quanto riguarda lo stato delle strade interne alla fabbrica che si sviluppano per decine di chilometri.
Lo denuncia la Fiom Cgil per la quale “il manto stradale è talmente ammalorato e pieno di buche profonde anche diverse decine di centimetri, spesso colme di acqua, che non permette una circolazione in sicurezza”. Anche l’arteria davanti al palazzo della direzione, una delle principali della rete interna dello stabilimento, “storicamente” tenuta in “condizioni migliori”, “in alcuni tratti è ben oltre il praticabile”. Inoltre “il trasporto di materiali su gomma avviene caricando i mezzi ben oltre le sponde e senza che questi circolino sempre con le opportune coperture” segnala la Fiom Cgil, dichiarando che questa “anomalia” è stata più volte prospettata nelle riunioni convocate per la sicurezza. A ciò si aggiunga “che i limiti di velocità non sempre rispettati”, causano “cospicue perdite di materiali che determinano un rischio alla sicurezza”. “Segnaliamo – conclude la Fiom Cgil – la carenza di mezzi aziendali, ulteriormente aggravatasi nei mesi scorsi” mentre il cronoprogramma che prevedeva un loro adeguamento, messo a punto in una riunione del 25 luglio della task force congiunta, azienda e sindacati, non ha avuto ancora risposte per il sindacato.