Fim, Fiom e Uilm, in un comunicato di stabilimento, scrivono all’AD ADI Lucia Morselli, al direttore di stabilimento, al direttore del Personale e all’Ufficio RIN per sollecitare un incontro urgente sugli assetti di marcia.
A distanza di poche settimane dalla conclusione di un accordo tra la multinazionale, Ilva in AS e Invitalia, che ha prolungato il contratto di affitto ad Arcelor Mittal per ulteriori due anni rinviando, di fatto, possibili investimenti sul processo di transizione ecologica, non sono mancati annunci roboanti da parte del Governo che continua a rendere nota la risalita produttiva dell’acciaieria di Taranto e la risoluzione delle tante problematiche che attanagliano lo stabilimento siderurgico. Tuttavia, tali dichiarazioni non trovano conferme sulla situazione allarmante inerente gli attuali assetti produttivi.
Infatti, l’azienda non ha ancora chiarito quali sono gli assetti di marcia dello stabilimento, ma si evince una chiara difficoltà sull’approvvigionamento delle materie prime, che sta causando un rallentamento produttivo con fermate di AFO e a cascata di altri reparti, e sulle manutenzioni.
Riteniamo non più rinviabile un confronto con le organizzazioni sindacali in quanto tali scelte potrebbero determinare chiusure di impianti con un ulteriore aumento della cassa integrazione.
Agli annunci di Acciaierie d’Italia e del governo devono corrispondere atti concreti che vadano nella direzione di risolvere questioni inerenti il processo di risanamento ambientale, produttivo e occupazionale.
Taranto 10.06.2022
Coordinatori RSU Fim – Fiom – Uilm
La Neve – Brigati – Oliva