Con una grande partecipazione di lavoratrici e lavoratori si è concluso il 12° congresso provinciale della Fiom Cgil, svoltosi nelle due giornate del 1 e 2 dicembre 2022, che ha eletto come nuovo segretario Francesco Brigati.
Le due giornate sono state aperte dalla dettagliata e puntuale relazione introduttiva del segretario generale uscente Giuseppe Romano e i lavori della prima giornata hanno visto avvicendarsi i saluti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni; li ringraziamo per aver arricchito la discussione sui problemi e sulle opportunità del territorio e dei luoghi di lavoro. La seconda giornata è stata dedicata al dibattito, molto vario, nel quale si sono confrontati i metalmeccanici delle aziende del territorio jonico: una discussione molto partecipata e affrontata con grande passione dai delegati e attivisti della Fiom Cgil.
Tra i punti affrontati non solo la vertenza Ilva e le prospettive future dei metalmeccanici di Leonardo Aerostrutture ed Elettronica, ma anche la situazione degli appalti sempre anello debole del tessuto industriale (Acciaierie d’Italia, Leonardo, raffineria Eni, Arsenale M.M, committenti pubbliche), Vestas e le realtà delle aziende del territorio nelle loro specificità (Hiab, Termomeccanica, Nurith, Zanzar).
Proprio il territorio di Taranto è stato centrale nell’intervento del segretario provinciale della Cgil Giovanni D’Arcangelo, che ha fatto il punto sulle opportunità date da PNRR per il mondo del lavoro, mettendo l’accento sul ruolo che il sindacato dovrà avere già da ora: essere promotore di iniziativa per promuovere e valorizzare il territorio in tutti i comparti produttivi e al contempo vigilare su diritti e condizioni di lavori. L’idea della Cgil è quella di “provare a fare qualcosa di importante per questa terra perché si gioca il futuro delle nuove generazioni. Non c’è solo il PNRR, ci sono tante opportunità che si dovranno concretizzare sul tema degli investimenti pubblici, come i fondi di coesione 2021-2027, il Just Transition Fund (che è specifico per Taranto). Se avremo la capacità di mettere a terra i progetti, realizzarli allora potremo pensare ad un’idea di sviluppo organico. Ma per fare questo serve che le istituzioni locali considerino il territorio, i corpi intermedi, le organizzazioni sindacali confederali come interlocutori propositivi che vogliono favorire la creazione di lavoro stabile e di qualità.”
Le conclusioni sono state affidate a Barbara Tibaldi della Fiom Cgil nazionale, la quale, nella sua relazione, ha evidenziato come nel nostro Paese manchi una prospettiva industriale e sociale: serve la capacità di progettare un Paese dentro il quale possano vivere con dignità quelli che lavorano e quelli che sono in pensione. Esattamente quello che non è stato previsto con la manovra del governo che penalizza gli ultimi e colpisce i poveri poiché aumenta le diseguaglianze, toglie il reddito di cittadinanza e reintroduce i voucher, rendendoli strutturali.
“Le politiche industriali devono partire dalle partecipate, che devono avere il compito di progettare il futuro del Paese.” – e aggiunge: “la guida delle aziende partecipate come ex Ilva non può essere lasciata a chi massimizza i profitti e non restituisce nulla; occorre una guida pubblica che garantisca la costruzione di una prospettiva per il lavoro e per l’industria”.
Al termine del congresso è stato poi eletto Francesco Brigati quale segretario generale della Fiom Cgil di Taranto su proposta della segreteria nazionale: Brigati ha già ricoperto negli ultimi due mandati il ruolo di delegato RSU e di coordinatore di Acciaierie d’Italia per la segreteria provinciale della Fiom Cgil di Taranto.
“L’assemblea generale neo eletta aI congresso della Fiom Cgil di Taranto avrà il compito, come, gruppo dirigente di discutere e di fare fronte alle tante difficoltà che attraversa il tessuto produttivo della provincia ionica, dentro un contesto internazionale in cui l’escalation militare, l’assenza di una politica del disarmo e di un avvio di una conferenza internazionale di pace potrebbe determinare un peggioramento della crisi per il Paese e per il mezzogiorno d’Italia. – dichiara Francesco Brigati. “È necessario affrontare l’emergenza salariale su più livelli a partire dalle proposte avanzate dalla CGIL, in fase di discussione della legge di bilancio, in cui abbiamo chiesto una proroga sulla decontribuzione dal 2% al 5% e la detassazione degli aumenti previsti dei contratti nazionali. A livello territoriale è, invece, indispensabile rafforzare la contrattazione di secondo livello, così come già fatto in alcune aziende in questi mesi, rilanciare piattaforme rivendicative, lì dove sono in scadenza o già scadute, e continuare a contrastare la precarietà e il dumping contrattuale, utilizzato per abbattere il costo del lavoro.”
Il neo segretario, nella sua relazione programmatica, ha esposto gli obiettivi sindacali e sociali da raggiungere per quel che concerne le aziende metalmeccaniche e informatiche della provincia tarantina e le vertenze aperte (ex Ilva e relativo appalto, Leonardo Aerostrutture Grottaglie, Leonardo Elettronica).